
Oggi è una giornata particolarmente ricca ed impegnativa per me e per la mia comitiva di amici.
A Castelcivita, infatti, è in programma un concorso di bellezza al quale prendo parte da anni ed il comitato organizzativo ha deciso di regalare a tutti i partecipanti una visita guidata non solo al paese, da sempre punto di riferimento per migliaia di turisti, ma anche alle caratteristiche e bellissime grotte, patrimonio culturale ed indicate da esperti e speleologi di fama internazionale come le più belle in assoluto d’Italia.
Partiamo da Salerno con l’autobus ed in un’ora siamo sul posto, accolti da una decina di persone che, con orgoglio, ci accolgono e ci fanno sentire da subito a casa nostra.
Prima di imbatterci in una piacevole passeggiata, una guida turistica ci parla della storia di Castelcivita: nessuno di noi sapeva che, in passato, era stata teatro di eventi particolarmente importanti e significativi ed ammiriamo con stupore i portali con architravi in pietra calcarea sui quali si notano gli stemmi di tante nobili famiglie che hanno vissuto qui nei secoli scorsi.
Prima di pranzare, dedichiamo una mezz’ora di tempo alle fotografie: il paesaggio è davvero mozzafiato, uno spettacolo della natura incontaminata che, per noi abituati ai palazzi ed allo smog della città, è indubbiamente un qualcosa di incantevole.

Dopo aver degustato prodotti tipici locali (dai salumi alla carne, passando per i dolci ed il tradizionale fungo porcino), inizia la nostra visita alle grotte che, con i loro 1200 metri di percorso turistico (5000 in totale), rappresentano uno dei complessi speleologici più estesi d’Italia ed il fiore all’occhiello del territorio campano.
Situate sulla sponda destra del fiume Calore ed a 94 metri sul livello del mare, le grotte hanno spesso fatto da scenario alla rappresentazione dell’inferno dantesco, un momento di grande aggregazione per turisti, studenti, professori ed amanti della letteratura: mi sono ripromesso di tornarci con i miei compagni di classe, sono sicuro sarà un qualcosa di unico ed indimenticabile.
Tornando al nostro percorso, la guida turistica ha le lacrime agli occhi quando parla della storia delle grotte e della loro importanza per il nostro territorio: il suo racconto è coinvolgente, mette i brividi e ci appassiona, un’ora e mezza da vivere tutto d’un fiato e che rappresenta un arricchimento umano e non solo culturale.
Impressionante come, nel corso dei secoli, stalattiti e stalagmiti abbiano preso la forma di persone o oggetti: da un lato si ammira, ad esempio, una “lattina di coca cola”, dall’altro sembra di vedere la riproduzione di una statua della Madonna, da un altro ancora una specie di albero ricco di frutta e limoni.

Le domande sorgono spontanea: possibile che la natura riesca a creare uno spettacolo del genere?
Possibile che avevamo a pochi chilometri da casa un luogo così incantevole e non avevamo mai ammirato appieno la sua maestosità? Invio le foto ai miei amici, tutti estasiati e desiderosi di visitare Castelcivita e le sue grotte nei prossimi giorni, magari imbattendosi nel percorso speleologico amatoriale un po’ più faticoso, ma ancor più suggestivo.
Conclusa la visita, ecco che inizia lo spettacolo, due ore di musica, colori e divertimento in un paesaggio variegato e che non ha eguali.
Una giornata che resterà sempre scolpita nel mio cuore e nella mia mente….