
Il mio viaggio inizia dall’aeroporto di Napoli, dove salgo su un aereo piccolo e con le eliche.
Vi dico la verità, mi sono un pò spaventata all’inizio, perchè si vedeva che era abbastanza vecchio, ma la voglia di viaggiare mi ha fatto superare tutto.
Per fortuna sono atterrata a Hammamet, città nota per le sue spiagge bianche e per il suo colore turchese del mare ed anche perchè si trova il cimitero dove è stato seppellito Bettino Craxi.
E’ una meta molto gettonata, in quanto è possibile praticare qualsiasi tipo di sport acquatico, assaporare una cucina raffinata e gustosa ed infine unirsi con la movida notturna dei tanti locali situati sulla costa.

All’uscita dell’aeroporto mi aspetta il transfer privato, un mini bus che mi accompagna direttamente al villaggio turistico Golden Tulip Taj Sultan.
E’ una struttura alberghiera a 5 stelle, molto grande e situata sul mare. All’interno di essa è possibile prenotare visite guidate di uno o più giorni.
Personalmente ho deciso di fare un tour di tre giorni in cui ho visitato la città di El Jem.
Qui non avrei mai immaginato di trovare una sorta di Colosseo, eppure è proprio quello che ho visto!
Tempo fa questa città è stata tra le più importanti del nord Africa dopo Cartagine ed il suo nome originario in latino era Thysdrus.
L’anfiteatro di cui voglio parlarvi è stato costruito nel III secolo d.C. ed è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1979.
E’ il più grande per dimensioni dopo quello di Roma e di Capua, infatti riesce a contenere più di 30mila persone al suo interno; fu utilizzato per spettacoli di vario genere come il combattimento tra gladiatori e corse dei carri.
Dopo circa un 1:40 di viaggio in bus, arrivo a destinazione.

Anche se sono le 9:00 del mattino fa molto caldo quindi ne approfitto subito per comprare una bottiglia d’acqua fresca in una bancarella.
Entro all’interno dell’anfiteatro e comincio subito a scattare tantissime foto ed ovviamente ad ascoltare la storia e le curiosità del luogo.
E’ uno dei pochi luoghi ad aver ancora conservato la fossa dei leoni attualmente visibile.
Essendo un monumento molto grande ci ho messo circa due ore per visitarlo ma ne è valsa la pena!
Dopodichè ho proseguito la mia visita verso Matmata, un villaggio di origine berbera situato alle porte del deserto del Sahara.
Il mio viaggio non finisce qui, rimanete connessi perchè ve ne parlerò al più presto!