Trekking sul Vesuvio

La bocca del vulcano
La bocca del vulcano

Oggi voglio raccontarvi un’escursione davvero emozionante mai fatta prima: sto parlando del vulcano più studiato e temuto in Europa, ovvero il Vesuvio!

Parto con la macchina da Salerno alle 11:00 del mattino, per arrivare all’uscita di Ercolano Scavi circa un’ora dopo.

Seguendo le indicazioni del navigatore, percorro una strada di montagna con vari tornanti che mi porta al parcheggio.

Qui ho dovuto lasciare la macchina per poter salire su una navetta (al costo di 2 euro a persona, andata e ritorno) che mi conduce all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio.

Ingresso del percorso
Ingresso del percorso

Da questo punto inizia la mia avventura.

Per poter accedere bisogna aver prima acquistato il biglietto d’ingresso nei punti vendita autorizzati.

Io l’ho acquistato alla Buenos Dias Viaggi e Vacanze di Salerno al costo di euro 11 più diritti di prevendita.

Presento il biglietto per accedere e più avanti mi aspetta una guida pronta a raccontarmi la storia di questo incredibile vulcano.

Attendo qualche minuto per far si che si formasse un gruppo di persone e ci incamminiamo verso il primo step.

Qui la guida, molto preparata, inizia a darci le prime nozioni riguardo il territorio ed a spiegarci cosa andremo a vedere durante il nostro percorso di trekking verso il Gran Cono.

Conclusa la prima spiegazione, inizia la mia salita verso il cratere percorrendo un sentiero sterrato protetto da una staccionata di legno, ovviamente calzo delle scarpe adatte al trekking che ho comprato in un normale negozio di abbigliamento sportivo.

Mi fermo spesso a fotografare il terreno brullo che mi circonda e soprattutto per ammirare  l’incantevole e stupendo golfo di Napoli che vedo in lontananza.

La guida che racconta la storia del vulcano
La guida che racconta la storia del vulcano

Dopo qualche sosta arrivo finalmente in cima: si, sono letteralmente sulla bocca del cratere. Noto subito l’unica attività vulcanica presente, cioè le fumarole.

E’ del fumo bianco che fuoriesce dal cratere.

In seguito all’ultima eruzione avvenuta nel 1944, e quindi durante la seconda Guerra Mondiale, la cavità dal quale usciva la lava, è stata ricoperta in maniera naturale. Per questo non riusciamo a vedere l’interno del vulcano.

Vista dall'ultimo chiosco presente sul percorso
Vista dall’ultimo chiosco presente sul percorso

Lungo il percorso incontro altre guide Alpine e Vulcanologiche della Regione Campania le quali a mio giudizio sono molto preparate e professionali. Trovo inoltre due chioschi che vendono bibite, cibo e souvenirs.

A questo punto ne approfitto per concedermi una sosta per riposarmi e rilassarmi sedendomi ai tavoli da pic nic, insieme al altre famiglie e ragazzi. Noto comunque una buona presenza di turisti francesi, tedeschi e inglesi nonostante il periodo covid 19. Immagino a questo punto che nei periodi di normalità quest’ escursione è presa d’assalto da italiani e stranieri.

Dopo la mia pausa di circa 30 minuti e scambiando qualche parola con dei turisti tedeschi rimasti colpiti dall’organizzazione e dalle bellezze naturali che questo luogo offre, mi accingo a ripercorrere lo stesso percorso dell’andata fino ad arrivare al punto dove ci aspetta la navetta che ci riporta al parcheggio dove ho lasciato la mia macchina.

E’ stata una giornata indimenticabile, consiglio questa meravigliosa escursione a tutti!

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