Una giornata nel Vallo di Diano, alla scoperta della Certosa di Padula

La Certosa di Padula
La Certosa di Padula

Il Cilento ha sempre attirato tantissimi visitatori a scoprire le sue bellezze storiche, naturalistiche e culinarie.

Per questo motivo oggi voglio portarvi ad esplorare la maestosità della Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa di Padula.

Come consuetudine la domenica, giorno festivo in cui mi piace andare in giro per la Campania a visitare,  sono andata a scoprire e  a studiare ciò una parte della provincia di Salerno che non conoscevo.

Uno dei cortili della Certosa
Uno dei cortili della Certosa

Così parto da Salerno in auto, percorrendo l’autostrada A3 in direzione Reggio Calabria ed esco a Padula – Buonabitacolo.

Prima di arrivare alla Certosa, c’è un parcheggio a pagamento (3 euro), io però decido di proseguire per trovare un altro posto e magari non a pagamento.

Una volta parcheggiata la macchina, entro nella biglietteria e mi presento come studentessa di Beni Culturali, mostrando la mia tessera universitaria e mi fanno accedere gratuitamente.

Mi rendo subito conto di trovarmi di fronte ad un complesso monumentale maestoso e imponente, infatti leggendo i numerosi cartelli esplicativi a supporto dei visitatori, ho scoperto che la Certosa è stata costruita nella seconda metà del 1300 e ci sono voluti circa 400 anni affinché i suoi lavori terminassero.

Attraversando il porticato
Attraversando il porticato

E’ la più grande d’Italia e la seconda d’Europa.

L’incarico della costruzione è dovuto a Tommaso Sanseverino, nobile al servizio degli Angioini, il quale ha fatto edificare scuderie, officine, farmacie, cantine e cucine.

Di sicuro non passano inosservati gli affreschi e le decorazioni sfarzose dello stile Barocco, soprattutto le scale in pietra situate nella parte finale della visita.

Nel biglietto d’ingresso erano incluse anche altre visite, quindi  ho avuto la possibilità di visitare il Museo Archeologico provinciale della Lucania Occidentale, nel quale mostrava i reperti rinvenuti nella Valle del Tanagro, come tombe, statue, colonne, gioielli e vasi.

La scala elicoidale all'interno della Certosa
La scala elicoidale all’interno della Certosa

Questi  oggetti appartengono a 16 secoli storici diversi, ovvero dal X sec. a.C. fino al VI d. C. e provengono da Sala Consilina e Padula.

Questa visita è stata davvero molto interessante e stimolante, infatti sto già pensando quale sarà la prossima meta da esplorare nel comprensorio.

La Campania è una terra bellissima e ricca di storia, il mio obiettivo è quella di conoscerla a perfezione.

Ciao amici, a presto!!

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